Il Museo Glauco Lombardi a Parma: Maria Luigia imperatrice e duchessa
In EMILIA ROMAGNA/ ITALIA

Il Museo Glauco Lombardi : Maria Luigia imperatrice e duchessa

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A Parma c’è un luogo speciale, il Museo Glauco Lombardi, dove fermarsi per conoscere la storia di una donna che di questa piccola, ma splendida città, fu sovrana : la  Duchessa Maria Luigia D’Austria. Vogliamo portarvi con noi in questa oasi di ricordi, perché ci sono personaggi della storia pieni di fascino che meritano di essere scoperti.

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Maria Luigia d’Austria ritratta da Canova

Il Museo Glauco Lombardi

Ci sono luoghi piccoli e delicati creati con amore da persone appassionate. Potremmo definire così l’impatto che produce la visita al Museo Glauco Lombardi di Parma, realizzato con tenacia dal prof. Glauco Lombardi, vissuto fra il 1881 e il 1970. Entusiasta conoscitore della vita e della storia della Duchessa Maria Luigia D’Austria, iniziò molto presto a raccoglierne ricordi e documenti, testimonianze e opere d’arte. La sua corposa collezione, arricchita anche dall’eredità di Maria Luigia venduta nel 1934 da Giovanni Sanvitale, erede della Duchessa, dopo varie vicissitudini, trovò una stabile esposizione a Parma nel Palazzo di Riserva a partire dalla fine del 1961.

La sede del Museo : il Palazzo di Riserva

La sede del  Museo non avrebbe potuto essere più ideale. Fin dalla fine del ‘600 era stato realizzato per sostituire il Teatro Farnese nel complesso della Pilota, diventando uno dei molti possedimenti ducali. E quando fu costruito il Teatro Ducale (dove oggi si trova la sede delle Poste ) fu trasformato con modifiche e abbellimenti ( realizzati anche dalla Duchessa Maria Luigia alla quale si deve il salone delle feste) così da diventare una residenza, arrivata fino a noi anche dopo la l’abbattimento dell’originario Palazzo Ducale.

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Interno Palazzo delle Poste

Maria Luigia D’Austria : arciduchessa d’ Austria, imperatrice di Francia, Duchessa di Parma-Piacenza e Guastalla

Le donne delle famiglie reali, nella storia appena passata, sono sempre state pedine dei giochi diplomatici dei padri, per raggiungere convenienti accordi fra potenze con appropriati matrimoni. Raramente protagoniste in prima persona, più spesso destinate a ruoli di regali comprimarie.

Questo sembrava il destino iniziale di Maria Luisa ( detta anche Maria Luigia) nata arciduchessa austriaca nel 1791, e come tale educata alle arti, al ricamo, alla pittura e alle lingue utili in un reale consesso, che fu data in sposa nel 1810 a Napoleone Bonaparte, (già Imperatore dei Francesi e divorziato dalla prima moglie ) per una conveniente alleanza fra le due potenze e per garantire il prezioso erede.

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Ritratto di Maria Luigia d’Austria

Il cuore del Museo è la storia di una donna dal destino complesso e articolato.Proprio ai fasti francesi è dedicata la prima sala del Museo Lombardi, la Sala delle Feste. Uno splendido dipinto che ci regala una giovanissima Imperatrice a fianco del suo reale sposo e del figlio che avrebbe dovuto garantire la prosecuzione della stirpe napoleonica.

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Ritratto di Maria Luigia d’Austria di R.J.Lefèvre

Un abito sfarzoso e di grande impatto e la “corbeille” regalo di Napoleone alla novella sposa. Si torna indietro all’inizio dell’800, all’eleganza stile impero, alla ricchezza degli abiti e dei gioielli. Siamo nel pieno del fulgore regale dei due sposi.

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Sala delle Feste

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Dettaglio dell’abito di Maria Luigia d’Austria

Le abitudini borghesi della Duchessa di Parma

Le sale che seguono testimoniano la fine dei fasti imperiali, durati assai poco. Con la caduta di Napoleone, l’Imperatrice deve far rientro alla sua corte di origine e da qui destinata al ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, dove arriva nel 1816. Il Museo ci porta così attraverso le abitudini “borghesi” della nuova Duchessa che amò la città dove si trovò a governare con l’aiuto del futuro secondo marito ( il  generale Neipperg con cui ebbe due figli prima di sposarlo nel 1821 ).

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Sala francesi

Separata per sempre dal primo figlio, rimasto alla corte di Vienna e morto nel 1832 di tisi, Maria Luigia ebbe a cuore il miglioramenti culturali di Parma, l’assistenza ai poveri e, pur con frequenti viaggi, si adattò alla vita più quieta e tranquilla del piccolo ducato, allietato dalla nascita di due figli ( i conti Albertina e Guglielmo di Montenuovo).

L’amore per la pittura, il ricamo, la lettura … tante sono le testimonianze conservate nelle teche.

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Come la passione per le piante e la botanica testimoniata dalla creazione dell’Orto Botanico di Parma e dall’amore, precedente all’arrivo a Parma, per le “violette di Parma” che portò alla realizzazione dell’omonimo profumo ( dal 1870  Ludovico Borsari divenne profumiere proprio iniziando dagli estratti di violetta).

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Sala Maria Luigia

Il Museo Glauco Lombardi :la sala degli affetti e “l’abito ritrovato”

Il Museo Glauco Lombardi :  la sala degli affetti è forse una delle sale più belle. Insieme alla ricostruzione di un’alcova, si ritrova un abito forse appartenuto alla duchessa, ma rimaneggiato almeno in due occasioni : prima per la figlia Albertina e poi nel dopoguerra per una festa in maschera. Tuttavia un’abile restauro con la completa risistemazione del corpetto e delle maniche ha riportato l’abito alla sua probabile foggia originaria.

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Sala degli affetti

Bellissimi sono lo scialle di origine cinese, dono dell’imperatore della Cina a Maria Luigia e la tovaglia da tavola ricamata dalla stessa duchessa.

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dettaglio dell’alcova nella sala degli affetti

Il Museo Glauco Lombardi ci permette, in poche sale, di ritrovare il filo della storia che lega ViennaParigi e Parma attraverso la vita di una donna che ha vissuto decenni importanti della storia dell’800, e defunta nel 1847 tornò nella sua Vienna, sepolta nella Cripta dei Cappuccini .

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Sala Dorata

 

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Cripta dei Cappuccini a Vienna

 

Per ogni ulteriore informazione potete consultare Musei di Parma

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